Chi la conosce, sa che Elena ha vinto più di un Oscar come attrice di tragedie drammatiche: in quanto a sceneggiate non la batte nessuno, ed è capace di metterne in piedi una anche solo per un’unghia rotta, se le capita in un momento no della giornata!
Come vi ho già raccontato in un mio precedente articolo, lo spannolinamento di Elena è stato abbastanza rapido ed indolore: questo per quanto riguarda la pipì…ma non per la cacca.
Dopo aver tolto il pannolino, fare la cacca per Elena era una cosa spaventosa e lo era ancora di più per noi che dovevamo gestirla!
All’inizio pensavamo fosse un problema di dolore, visto che sin da appena nata ha sofferto di problemi di stitichezza; poi invece abbiamo appurato che Elena non voleva fare la cacca, perché non voleva che andasse via da lei e si perdesse nel gabinetto.
Così ogni volta che doveva fare la cacca, (cosa che non avveniva tutti i giorni per questa sua paura), Elena iniziava a gridare, a piangere e a disperarsi, nemmeno stessimo cercando di ucciderla!
In pratica questo succedeva all’incirca ogni tre giorni, perché iniziava ad avere mal di pancia a forza di trattenere la cacca; così iniziavamo a fare la spola in bagno, perché prima si sedeva, poi voleva scendere assicurando che non le scappava più, poi si tornava in bagno perché il bisogno diventava sempre più impellente. La strategia, a questo punto, era di cercare di tenerla a tutti i costi sul gabinetto, cercando di distrarla dal fatto che dovesse fare la cacca: mi sedevo sulla pedana di fronte al gabinetto, la tenevo per mano, le raccontavo la storia della cacca (inventata da me al momento e la storia ovviamente cambiava sempre, vista la mia memoria!). Così, tra un isterismo e l’altro, riusciva finalmente a fare questa benedetta cacca, che doveva guardare e salutare ogni volta prima di tirare lo sciacquone del gabinetto.
Grazie al cielo questa storia non è andata avanti per troppo tempo e nel giro di tre o quattro mesi Elena ha imparato a fare la cacca senza candidarsi per i provini dei film di Dario Argento!
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!