Fare l’intero giro del Lago d’Iseo in una sola giornata è praticamente impossibile, a meno che non continuiate a guidare e non scendiate mai dalla macchina.
Ma visto che a noi piace anche vedere le cose da vicino, abbiamo deciso di dividere il tour in due volte, vedendo prima la parte bergamasca e, in un secondo momento, la parte bresciana.
Abbiamo iniziato il nostro tour partendo dalla sponda bergamasca sud, risalendo piano piano verso nord.
La prima tappa è stata a Sarnico.
Qui abbiamo trovato subito parcheggio in una via traversa, vicino ad una banca.
Ecco cosa abbiamo visto in questo paese.
La torre civica, o torre medievale, usata come sala espositiva [purtroppo l’abbiamo trovata chiusa].
La Parrocchia di San Martino vescovo, al cui interno si trova la Pala maggiore che raffigura San Martino vescovo con l’imperatore valentiniano.
La Pinacoteca Gianni Bellini, ospitata nel palazzo Gervasoni, ex sede di un convento di clausura.
La Pinacoteca è stata inaugurata nel 2002 e nasce da una donazione di circa 150 opere, per la maggior parte quadri d’epoca compresa tra il 1500 e il 1700, che l’appassionato d’arte don Gianni Bellini ha raccolto nella sua vita per donarli poi alla comunità di Sarnico.
Oltre ai dipinti fanno parte della donazione alcuni pregiati mobili d’epoca, statue marmoree e lignee e quattro crocifissi processionali.
L’ampia sala che si trova al piano terra è attrezzata per svolgere anche attività musicale e concertistica.
Accesso libero il sabato e la domenica [noi non siamo riusciti a visitarla perché ci siamo stati durante la settimana].
Al porto e lungo il lungolago (dedicato all’Ingegner Carlo Riva) si possono ammirare i motoscafi Riva, che nascono proprio nello storico Cantiere Navale Riva di Sarnico [lo abbiamo visto in auto mentre percorrevamo la strada provinciale].
Nel paese sono presenti diverse ville in stile liberty.
Sarnico è anche zona vinicola, dove viene prodotto il Val Calepio (vino rosso) e la Franciacorta (vino bianco).
La seconda tappa del nostro tour del lago d’Iseo è stata Riva di Solto.
Abbiamo parcheggiato da parte alla Chiesa di San Nicola vescovo, visibile dalla strada sulla destra.
Dopo aver visto la Chiesa, al cui interno si trova un bellissimo organo, abbiamo mangiato sul lago: noi ci siamo fermati proprio sui grandi sassi in riva al lago (foto di testa dell’articolo), ma se volete, lungo la passeggiata trovate delle panchine.
Poi abbiamo camminato lungo la passeggiata, percorrendo in direzione Lovere la strada rivierasca che porta all’Orrido di Bogn (con i bambini ci abbiamo messo circa quindici minuti).
Lungo il percorso abbiamo trovato una scaletta dei desideri e ovviamente i bambini ne hanno subito approfittato per esprimerne qualcuno!
L’Orrido di Bogn si trova subito dopo il passaggio di una galleria.
A differenza di quelli di Nesso e di Bellano, che sono due cascate nella roccia, questo è un anfiteatro bellissimo: lago dai colori blu, verde, azzurro, con alle spalle una parete rocciosa molto suggestiva e di fronte acqua pulita e piccole spiagge di sassi.
Tornando verso la macchina, ci siamo fermati a vedere dall’esterno Palazzo Martinoni, con il suo porticato dotato di affreschi.
A pochi passi di distanza si trova anche Palazzo Polini [che sinceramente ci ha un po’ lasciati delusi], utilizzato inizialmente come monastero, con attracco diretto al lago e anch’esso dotato di porticato con affreschi.
La terza e ultima tappa del nostro tour bergamasco del Lago d’Iseo è stata Lovere.
Qui abbiamo lasciato la macchina in un piccolo parcheggio libero in Via Achille Grandi, a pochi passi dal Santuario delle Sante di Lovere.
All’interno del Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa si trovano affreschi e mosaici e anche le spoglie delle due Sante, che fondarono l’Istituto delle Suore di Carità.
Nel Santuario è presente anche una piccola cappella dove si trova la Maria bambina.
Orari di apertura del Santuario: dalle 7.00 alle 12.00 / dalle 14.30 alle 18.00 (orario invernale); dalle 7.00 alle 12.00 / dalle 14.00 alle 18.30 (orario estivo).
Usciti dal Santuario e girando a sinistra si arriva al centro storico, passando di fronte ad una fontana dedicata alle Sante, con acqua freschissima e potabile.
Continuando a camminare si arriva alla Torre Civica, che si può visitare gratuitamente.
Salendo fino in cima (28 metri), lungo la scalinata in ferro si trovano le dodici ore di Lovere, ovvero le dodici date più significative della storia del paese.
Alcune delle date che si trovano lungo la scalinata:
15 a.C. Lovere con tutta la Val Camonica viene sottomessa al dominio di Roma. L’insediamento romano è documentato dalla necropoli (sec. I – IV d.C.).
1442 La Repubblica Veneta si insedia in Lovere. La data è riportata sulla torre comunale, sotto il Leone di San Marco. Nel 1448 sulla torre si inaugura il primo orologio.
1749 Inizia il lungo soggiorno di Lady Mary Wortley Montagu a Lovere, “il luogo più romantico che abbia mai visto in vita mia” (1749 – 1755).
1832 Viene fondato l’Istituto delle Suore di Carità da Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa che saranno proclamate Sante nell’Anno Giubilare 1950.
1859 Garibaldi soggiorna a Lovere nel corso della II Guerra d’Indipendenza e stringe rapporti con alcune famiglie di patrioti. Nel 1860 tre loveresi combattono tra i Mille.
Scendendo lungo la strada si arriva al lungolago e, prendendo il percorso verso sinistra, si arriva alla passeggiata dedicata alla scrittrice, poetessa e aristocratica inglese Lady Mary Wortley Montagu.
Che dire, anche il lago ha il suo fascino!
Peccato che non ci siamo potuti fermare di più, ma si sa che quando si fanno cose belle, il tempo vola.
Ora non ci resta che organizzare il tour della parte bresciana del Lago d’Iseo!
Continuate a seguirci per non perdervi altri meravigliosi luoghi in Lombardia.
A presto.
Federica – Sossupermamma
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!