E siamo arrivati al sesto appuntamento sui metodi contraccettivi: oggi parliamo della pillola, la soluzione più conosciuta e più utilizzata.
Esistono tantissimi tipi di pillole anticoncezionali, alcune delle quali possono anche essere utilizzate durante l’allattamento, senza interferire in nessun modo sul latte della mamma.
Il ginecologo è la persona di riferimento per tutte le informazioni relative al corretto utilizzo del prodotto. Il presente materiale non intende in alcuna maniera, ne direttamente, ne indirettamente, delineare o sostituirsi a percorsi terapeutici che rimangono esclusiva responsabilità del medico curante. Le indicazioni contenute in questo articolo non possono sostituire la cura del medico, che è pertanto necessario consultare prima di intraprendere qualsiasi cambiamento dello stile di vita.
La pillola, la prima e la più conosciuta di tutte le contraccezioni ormonali, è un farmaco (con assunzione orale e giornaliera) in grado di fermare l’ovulazione attraverso il blocco della sintesi di due ormoni (FHS e LH). Provoca anche un ispessimento del muco cervicale e un assottigliamento dell’endometrio (la mucosa dell’utero). Esistono in commercio diverse formulazioni (26 giorni di farmaco + 2 di pausa, oppure 24+4, o 21+7). È un metodo molto efficace che per funzionare però deve essere assunto regolarmente, senza errori o dimenticanze, e deve essere acquistata previa prescrizione medica. In caso di ritardo nell’assunzione (maggiore di dodici ore), occorrerà utilizzare una forma contraccettiva aggiuntiva (preservativo), perché la pillola potrebbe essere inefficacie.
Episodi di vomito e diarrea possono influire negativamente sull’affidabilità contraccettiva della pillola.
La pillola estro-progestinica, per la presenza di estrogeni, non è adatta alle fumatrici di età superiore a trentacinque anni, in caso di pressione alta, o di predisposizione alla trombosi, o con malattie al fegato.
La pillola senza estrogeno contiene solo progestinico, ed è l’unica ad essere consigliata come prima scelta nelle donne fumatrici, in sovrappeso, con problemi cardiovascolari, con emicrania e addirittura in allattamento; va assunta quotidianamente, senza pause tra una confezione e l’altra.
Le pillole di ultima generazione hanno dosaggi molto bassi che non causano l’aumento di peso.
In generale, tuttavia, favoriscono il ristagno dei liquidi e possono provocare, in alcune donne, un aumento ponderale, seppur modesto.
Molti ginecologi, prima che una donna inizi l’assunzione della pillola, sono soliti prescrivere esami del sangue.
Gli esami per valutare un rischio tromboembolico sono da riservare a persone che presentino familiarità per questa condizione. Sono invece consigliati periodici esami del sangue durante il periodo di assunzione del farmaco anticoncezionale.
Oltre all’effetto contraccettivo, la pillola anticoncezionale presenta anche altre proprietà, che la rendono sfruttabile in altre circostanze, come ad esempio:
- Correggere le irregolarità del ciclo mestruale e contrastare la dismenorrea (mestruazioni dolorose);
- Ridurre l’anemia da carenza di ferro;
- Ridurre i sintomi fastidiosi della cosiddetta sindrome premestruale;
- Ridurre l’incidenza di fibromi all’utero e di cisti ovariche;
- Ridurre il rischio di malattie della tiroide, del cancro alle ovaie e del tumore dell’endometrio;
- Ridurre l’acne.
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!