Molto spesso capita che ai bambini, nei primi mesi di vita, compaia una sorta di forfora sulla testa: si tratta della crosta lattea.
Non è dovuta a scarsa o cattiva igiene nei confronti del vostro bambino, ma è un’espressione diretta dell’organismo del vostro bambino, il quale è ancora in fase di maturazione.
La crosta lattea, o dermatite seborroica, si manifesta con la comparsa sul cuoio capelluto di squame di colore giallo-grigiastro, che diventano in poco tempo sempre più numerose, fino ad espandersi su tutta la testa e a volte anche su fronte e sopracciglia.
Non è una malattia, ma un’alterazione della pelle causata dalle ghiandole sebacee ancora immature per svolgere il loro compito. Più precisamente è possibile che la crosta lattea sia dovuta all’iperattività delle ghiandole sebacee, che hanno la funzione di produrre di continuo piccole quantità di grasso, utile per proteggere la pelle garantendone il giusto grado d’idratazione.
La crosta lattea si risolve spontaneamente entro i tre mesi di vita; per eliminare le squame si può lavare la testa con uno shampoo oleoso e utilizzando un apposito pettine a denti fitti.
Al termine dell’operazione è bene applicare sul cuoio capelluto un olio di borragine che si trova in farmacia o in erboristeria, il quale può essere utilizzato ogni giorno senza controindicazioni.
Tutti e tre i miei figli hanno avuto la comparsa della crosta lattea. Luca in modo più accentuato, mentre Elena ed Alessandro in modo più lieve. In tutti e tre i casi, ogni volta che facevo loro il bagnetto, dopo averli lasciati per qualche minuto in ammollo nell’acqua (testa compresa ovviamente!), utilizzavo l’apposita pettinina per togliere parte della crosta lattea, facendo attenzione di non far loro arrossare troppo la testa. Poi li sciacquavo abbondantemente, li asciugavo e massaggiavo tutto il loro corpo, testa compresa, di olio per idratare bene la pelle.
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!