Quante di voi si sono sentite dire frasi tipo “Se non hai perdite di colostro durante la gravidanza, poi non avrai abbastanza latte!”, oppure “Se non ti arriva il latte il giorno dopo aver partorito, devi dare il biberon al bambino!” o ancora “Il primo latte è solo acqua, ecco perché il bambino continua a piangere!”.
Partiamo dal presupposto che non tutte le mamme sono uguali e che anche i neonati non sono tutti uguali (perfino se parliamo di secondi, terzi, quarti e più figli della stessa mamma).
Io, ad esempio, che come sapete sono mamma di tre bambini, ho avuto tre esperienze totalmente diverse sia in gravidanza sia con i miei figli!
Ricollegandomi alle “perle” elargite da alcuni soggetti e a quello che ho vissuto in prima persona, posso dirvi che durante tutte e tre le mie gravidanze non ho mai avuto perdite di colostro. Luca, Elena ed Alessandro non hanno avuto difficoltà ad attaccarsi al seno e poppavano tutti e tre molto voracemente. Ma con Elena ho avuto a che fare il dolore delle ragadi al seno.
Non ho problemi a dire che, durante le notti di permanenza in ospedale, una poppata sì e una poppata no [Elena all’inizio si attaccava ogni ora di notte] andavo dalle infermiere della nursery a chiedere un biberon, per cercare di dare un attimo di tregua al mio seno e per fare in modo che la crema che spalmavo dopo ogni poppata agisse sulle ragadi.
Altra cosa che non mi vergogno di dire è che, appena tornata a casa dall’ospedale, ho iniziato subito a dare il ciuccio ad Elena (mentre con Luca ed Alessandro ho aspettato un mese prima di darglielo). La piccola e tenace principessa di casa voleva stare sempre e solo con me e non mi dava nemmeno il tempo di farmi una doccia! Quindi il ciuccio e il Dudino, con lei sono stati la mia salvezza!
Nonostante questo inizio un po’ doloroso, sono fortunatamente riuscita ad allattarla fino a un anno di età, senza mai darle aggiunte di latte artificiale e senza tirarmi il latte per darglielo con il biberon.
Come vedete, non è detto che quello che funziona con un neonato, funzioni anche con un altro (nonostante sia figlio della stesa donna). E soprattutto non esistono regole o manuali per far arrivare al momento giusto e nel modo giusto il colostro. L’unica cosa certa è che ogni madre fa tutto quello che le è possibile per il bene del proprio bimbo [e se alcune persone imparassero a farsi i fatti proprio, molte mamme sarebbero mooooolto più serene!].
Per capire meglio a cosa serve esattamente il colostro, vi rimando a un mio precedente articolo intitolato proprio Che cos’è il colostro?.
Buona lettura e, se vi va, condividete il mio articolo e la vostra esperienza con l’allattamento!
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA