Ventinove, trenta e trentuno gennaio sono i giorni più freddi dell’anno e sono chiamati giorni della merla.
Una credenza popolare dice che, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella e calda; se invece sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.
Ma perché si chiamano Giorni della Merla?
Molti anni fa, una merla si vantava di avere delle belle piume bianche e candide come la neve.
Poiché il tanto temuto freddo del primo mese dell’anno non si era ancora fatto vivo, la merla iniziò a prendersi gioco di gennaio.
Allora il mese si arrabbiò e decise di chiedere tre giorni in prestito a febbraio, (si perché all’epoca era gennaio che durava 28 giorni!), per far abbattere sulla Terra un’ondata di freddo e gelo.
E così, con l’arrivo della bufera di neve, la merla cercò riparo in un caminetto.
Alla fine, riuscì a salvarsi dal gelido e arrabbiatissimo mese di gennaio, ma le sue piume diventarono nere come la pece.
L’equivalente di questa tradizione italiana si può trovare negli Stati Uniti e in
Canada, ovvero del Giorno della Marmotta.
Il 2 febbraio, in Pennsylvania, si attende con trepidazione la tradizionale predizione della marmotta Punxsutawney Phil nel Giorno della Marmotta.
La tradizione vuole che la marmotta venga fuori dalla sua tana davanti a migliaia di spettatori nelle prime ore del giorno: se si vede la sua ombra significa che l’inverno durerà un altro mese e mezzo, se invece non si vede vuol dire che la primavera arriverà presto, accompagnata da temperature miti.
Avete mai visto il film “Ricomincio da capo” con Bill Murray e Andie MacDowell?
Beh, in questo film si parla proprio del Giorno della Marmotta, tanto che il titolo originale è “Groundhog Day”!
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!