Con un bambino per casa non si può mai stare tranquilli, si sa. Noi poi ne abbiamo addirittura tre che ogni giorno si impegnano a pensare sempre qualcosa di nuovo!
Vi lascio immaginare il caos che regna durante le loro feste di compleanno (fatte tutte rigorosamente in casa con amici e parenti), o anche solo quando organizziamo le merende con gli amichetti di asilo.
Eravamo quasi alla fine della festa del terzo compleanno di Luca, alcuni invitati erano già andati a casa (quindi il caos era relativamente sotto controllo), ma i bambini rimasti ovviamente non mostravano il minimo segno di stanchezza. Continuavano a giocare, ridere e (purtroppo) a correre per tutto il soggiorno.
Diciamo che correre per casa non è il massimo (quantomeno per come la penso io!): spigoli dei mobili e del tavolo non visti, giochi per terra pronti a far scivolare, porte mancate correndo senza guardare avanti, cibo sparso ovunque per terra (durante i compleanni è inevitabile!).
Bimbi basta correre! Elena non correre che sei ancora piccola! (aveva solo due anni a quel tempo). Ovviamente nessuno ascolta e tutti continuano a correre, ma ad un certo punto Elena cade lunga e tirata per terra, ovviamente sbattendo sul pavimento pure la faccia.
Incredibilmente non si mette nemmeno a piangere: si rialza da sola e riprende a giocare.
Perfetto! Una volta tanto un po’ di fortuna e niente incidenti gravi con annesse gite al pronto soccorso.
Si, perfetto, ma non troppo: il giorno dopo, casualmente, mentre Elena ci fa uno dei suoi sorrisi a tremila denti, ci accorgiamo che uno dei suoi incisivi superiori è spezzato e sicuramente non sapremo mai che fine ha fatto il pezzettino di dente (probabilmente risucchiato dall’aspirapolvere insieme a tutte le briciole di patatine e torte post festa).
Per fortuna il dente non dondolava e nei giorni successivi non è nemmeno diventato nero: è ancora li in prima fila nella bocca di Elena a distanza di quasi tre anni!
Dai, questa volta possiamo dire che non tutti i mali vengono per nuocere: si, il dente è rotto, ma è un dente da latte; Elena praticamente non si è accorta di nulla, tanto che non ha nemmeno pianto dopo essere caduta; non siamo finiti al pronto soccorso; la festa di compleanno di Luca è stata un successone.
Alcuni consigli utili in caso di dente rotto
A volte può capitare che cadendo ad un bambino si possa staccare o spezzare un dente.
Se il dente è da latte, normalmente il bimbo sente dolore e sanguina. Non preoccupatevi se dondola, difficilmente il colpo arreca danno al dente definitivo sottostante. Se il dente muore diventa più scuro e può comparire nella zona di fine radice una vescicola bianca.
Nel caso in cui non sia un dente da latte, ma un dente permanente, occorre conservare in un bicchiere di latte o di acqua il dente e poi recarsi dal dentista per verificare la fattibilità di reimpiantare o incollare in dente. La tempestività dell’intervento dell’odontoiatra è molto importante, perché un dente permanente può essere reimpiantato solo a poche ore dal trauma.
Quindi, ricapitolando:
· Risciacquate subito la bocca con acqua tiepida o acqua salata
· Se il dente perde sangue, applicate una garza facendo pressione finché il sangue non smette di uscire
· Per evitare gonfiore ed eventuale dolore, applicate del ghiaccio
· Evitare di mangiare sul lato del dente rotto
· Evitare di continuare a stimolarlo con la lingua
· Non interrompere le corrette operazioni di igiene orale domiciliare (fate attenzione nella zona sensibile ed usate acqua tiepida per il risciacquo)
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!