Un’estate al mare, voglia di remare, fare il bagno al largo, per vedere da lontano gli ombrelloni; un’estate al mare, stile balneare, con il salvagente, per paura di affogare.
Adesso, se avete il coraggio, ditemi che non avete letto le righe qui sopra cantandole!
Ora però torniamo seri. Purtroppo al mare potrebbe capitare di calpestare accidentalmente un riccio di mare e tutta la gioia e il divertimento di essere in vacanza potrebbe vacillare per un attimo.
Che fare per risolvere questo spiacevole inconveniente?
I ricci di mare si trovano specialmente sui fondali sassosi e rocciosi ricoperti di alghe; hanno il corpo tondeggiante, con un scheletro ricoperto da aculei aguzzi e fragili, che nel momento in cui vengono toccati, penetrano nella pelle e si rompono.
La base della spina è circondata da fibre muscolari, che consentono il movimento della spina e dunque al riccio stesso di muoversi.
La spina di riccio è fatta di carbonato di calcio, di magnesio, di silicio e di materiale organico contenente un veleno ricco di tossine neurotossiche e cardiotossiche.
Quando si incappa in un riccio, all’inizio il dolore è lieve, poi incrementa piano piano, sino a durare diverse ore: gonfiore ed arrossamento cutaneo, con dolore alla pressione sono i segni tipici di una puntura di riccio, che in genere guarisce spontaneamente in qualche settimana; le spine residue sulle ferite possono essere riassorbite oppure gradualmente espulse.
A volte però si può incorrere in infezioni (papule, pustole, noduli, granulomi), o in reazioni allergiche anche violente (eritema, angioedema, shock anafilattico).
E’ molto importante non usare ghiaccio o acqua gelata, poiché intensificano il fastidio.
Ecco cosa fare per togliere le spine di un riccio di mare:
1. Disinfettare la ferita perché tende a infettarsi facilmente;
2. Rimuovere gli aculei utilizzando un ago sterile o delle pinzette (delicatamente affinché non si spezzino);
3. Prima che i fori della puntura si chiudano, potete cospargere la parte ferita con dell’olio extra vergine di oliva o con della vaselina, che aiutano la pelle a far riemergere la spine non ancora estratte;
4. Dopo la rimozione delle spine l’area va sempre disinfettata per evitare infezioni;
5. L’uso dell’aceto aiuta a sciogliere le spine che sono composte da calcio, perciò per eliminare le spine ancora non riemerse, potete immergere la parte interessata in una soluzione di acqua e aceto;
6. Un’alternativa all’aceto può essere una soluzione di acqua e bicarbonato, oppure acqua calda e sale: immergete la parte del corpo dove si sono infilzate le spine e lasciate in ammollo per almeno 15-30 minuti. Una volta trascorso il tempo indicato, la pelle sarà ben ammorbidita al punto che le spine si sfileranno con una leggera pressione della pelle circostante, utilizzando una pinzetta o un ago sterile;
7. Dopo aver estratto tutte le spine di riccio, disinfettate e tenete protetta la parte intaccata dagli aculei; utilizzare una pomata che aiuti a cicatrizzare le ferite e avvolgete il tutto con della garza sterile;
8. E’ preferibile evitare di bagnare la parte del corpo che è stata colpita dalle spine: se dovete fare la doccia o il bagno in mare, proteggetela con un guanto di gomma o un copriscarpe in plastica.
In ogni caso, valutate la gravità del danno e la posizione delle spine: se non vi sentite sicuri o pensate di non essere in grado di fare tutto da soli, recatevi al Pronto Soccorso più vicino.
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!