La famiglia si sta allargando con l’arrivo di un altro figlio e siete tutti entusiasti, anche il vostro primogenito: ma il nuovo bebè è ancora nella pancia della mamma e non da nessun fastidio per ora.
Non appena il secondo figlio viene al mondo tutte le sensazioni e i pensieri positivi subiscono un drastico cambiamento, ma state tranquille e sappiate che sopravvivrete anche questa volta, parola di Supermamma!
La maggior parte delle madri, e io sono una di quelle, sostiene che occuparsi del secondo figlio è molto più facile che occuparsi del primo.
Questo perché quando arriva il secondogenito la mamma è più sicura di se stessa e delle sue capacità ed è più ricettiva verso i bisogni del bambino sin dalla nascita (mentre con il primo figlio deve imparare a capire tutti i piccoli e confusi segnali che il neonato le manda sempre piangendo!).
D’altra parte però avere un secondo figlio significa avere meno tempo per il primogenito e anche per il proprio partner.
Dovrete arrivare ad un tacito accordo in modo da dedicare entrambi le proprie attenzione a tutti e due i bambini, stabilendo una logica priorità dei loro bisogni, molto diversi all’inizio a causa della differenza di età.
Ma soprattutto il vostro primogenito dovrà adattarsi alla nuova struttura familiare, realizzando che non sarà più l’unico principe o l’unica principessa della famiglia.
Prima della nascita del vostro secondogenito, parlate con il vostro primogenito in modo da prepararlo il più possibile all’arrivo di un nuovo fratellino o di una nuova sorellina. Cercate di rassicurarlo e chiedetegli di esternare i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni. Cercare di risolvere i suoi problemi ancora prima della nascita del nuovo bebè e rassicuratelo spesso sul vostro amore incondizionato nei suoi confronti.
Una cosa utile per il vostro bambino potrebbe essere quella di fargli svolgere qualche attività con altri bambini più piccoli di lui o con qualche amico che abbia già altri fratelli e/o sorelle, in modo da verificare il suo comportamento con altri bambini di età differenti. Inoltre in questo modo vostro figlio potrebbe cogliere l’occasione di chiedere informazioni al suo amico per sapere come si trova in una famiglia più numerosa.
Molto importante è evitare, o quantomeno limitare, i cambiamenti importanti per il vostro primogenito.
Avrà bisogno di utilizzare tutte le sue risorse per affrontare l’arrivo del nuovo arrivato, quindi non è il momento di affrontare l’abbandono del ciuccio piuttosto che del pannolino, o altri cambiamenti che a voi possono risultare banali, ma per vostro figlio invece sono molto importanti.
Infatti, con l’arrivo di un nuovo bambino, il vostro primogenito potrebbe subire una regressione.
Cose ormai diventate normalità potrebbero subire dei cambiamenti, come ad esempio ricominciare a fare la pipì addosso, non voler più mangiare da soli ma essere imboccati, essere accompagnati alla nanna.
Non preoccupatevi se questo accadrà, sarà solo un momento di transizione che passerà presto. E’ semplicemente un modo del vostro primogenito di manifestare la sua gelosia nei confronti del nuovo fratellino o della nuova sorellina.
Ricordo che, quando è nata Elena, Luca non ha avuto nessun tipo di reazione di gelosia e non ha manifestato nessun segno di regressione. Questo solo perché era molto piccolo quando è nata Elena e non ancora pienamente cosciente del cambiamento avvenuto.
Quando invece è nato Alessandro, il mio terzo figlio, entrambi i primi due figli hanno manifestato diversi segni di gelosia.
Luca, mentre ero incinta di Alessandro, non vedeva l’ora che il fratellino nascesse. Continuava a dirmi che voleva farlo nascere lui e soprattutto che voleva un fratellino (non avendo mai voluto sapere il sesso dei miei figli durante tutte e tre le gravidanze, la cosa poteva essere problematica se fosse nata una femmina!).
Ma poi fu molto chiaro sin da subito e appena tornata a casa dall’ospedale con Alessandro, guardò la carrozzina e mi disse “Mamma, riportalo in ospedale!”.
Per fortuna fu solo un episodio isolato, ma nel periodo successivo, Luca ebbe una regressione per quanto riguarda il cibo. Iniziò a volere le classiche pappe da svezzamento e voleva essere imboccato.
Elena invece manifestò sentimenti contrastanti. Voleva comportarsi da mamma aiutandomi nella gestione di Alessandro, ma allo stesso tempo voleva che io prestassi anche a lei le stesse cure e attenzioni che avevo per il piccolo. Altra regressione che manifestò Elena fu quella dell’utilizzo del ciuccio. Prima della nascita di Alessandro lo utilizzava solo per la nanna, ma dopo l’arrivo del piccolo lo teneva praticamente sempre in bocca.
Alcune utili strategie che potete seguire per minimizzare il più possibile i rischi di gelosia e regressione possono essere quella di coinvolgere il più possibile il primogenito nella gestione del nuovo arrivato. Bastano piccole cose come prendere un pannolino pulito, portare il ciuccio se il bimbo piange.
Quando tornerete a casa dall’ospedale con il secondogenito, cercate di dare subito tutte le attenzioni al vostro primo figlio in modo da fargli capire che non arriverà sempre e solo per secondo da quel momento in poi.
La stessa cosa ditela anche a parenti ed amici che verranno a trovarvi a casa nei giorni successivi (se porteranno un regalino al nuovo arrivato, sarebbe carino se pensassero anche al primogenito in modo da dimostrare che si continua a pensare anche a lui).
Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!